Sopra: la Sainte-Victoire dipinta e reale

 

FRANCIA

CÉZANNE, AIX E LA SUA MONTAGNA

sotto: Sopra: la Sainte-Victoire dipinta e reale



Aix-en-Provence 2003/2019

“Il disegno e il colore non sono distinti; più il colore si armonizza, più il disegno si precisa. Quando il colore raggiunge la sua ricchezza, la forma tocca la sua pienezza: i contrasti e i rapporti dei toni sono infatti il segreto del disegno e del modellato”. Così sintetizzò le sue laboriose e severe ricerche pittoriche Paul Cézanne, il precursore delle avanguardie astratte e del cubismo nato 180 anni fa ad Aix en Provence, dipingendo per la ottantasettesima volta (in tutto vi dedicò 44 oli e 43 acquerelli) la Sainte-Victoire, la montagna magica e cangiante che incornicia la storica città universitaria della Provenza. Cézanne, per anni compagno di liceo e poi grande amico di Emile Zola che mai capì la sua pittura, fu il primo artista ad abbandonare le ricerche impressioniste sulla luce dipingendo per strati di colore  e rapporti geometrici.




sopra: atelier Cézanne
E’ evidente e indissolubile il rapporto tra la pittura di Cézanne, Aix-en-Provence dove nacque in rue de l’Opera al n°28 il 19 gennaio del 1839  e spirò di pleurite il 22 ottobre del 1906, e la natura dei dintorni -verde, grigio-azzurra e giallo-dorata- dipinta e ridipinta.  


sopra: atelier Cézanne

Sopra Aix, palazzo arcivescovile e sotto: Gardanne dpinta e reale

 


Sopra:Gardanne dipinta e reale

Oggi un circuito snodato in città e nel circondario ritraccia la vita, i luoghi e i paesaggi del pittore: il cappellificio e la banca paterne, il settecentesco caffè Les Deux Garcons sul corso Mirabeau scandito dai platani, il liceo Bourbon-Mignet, l’appartamento in rue Boulegon abitato negli ultimi sette anni, la cattedrale di Saint Saveur dove “prendeva la sua fetta di Medioevo” nel magnifico chiostro, la proprietà della famiglia del Jas de Bouffan con tanto peschiera e giardino esotico, il luminosissimo atelier nei Lauves, la strada di Tholonet dove al ristorante “Berne” gustava l’anitra alle olive, il ponte di Trois Sautets, le cave di tufo tra i boschi di Bibèmus, il castello di Chateau Noir dove nel 1887 affittò un locale nel Cortile del Pistacchio, i capanni frequentati per immortalare la Sainte-Victoire assetata di sole e infine Gardanne, il villaggio raggomitolato tra campi e miniere a metà strada tra Aix e Marsiglia

Sopra: les Lauves, piazzetta dove Cézanne dipingeva

Sopra:Jas de Bouffan,



Nel borgo di Gardanne per due anni (dal 1885 al 1886), e di nascosto dal padre che avrebbe ostacolato il suo matrimonio, costantemente raggiunse la moglie Hortense Fiquet e il figlio Paul che vi abitavano. Doveva tornare nella casa paterna ogni sera per cena; una volta perse il treno e si fece a piedi i 17 chilometri che lo separavano da Aix!

Sotto: atelier Cézanne

Saltuari furono invece i soggiorni all’Estaque, il quartiere marsigliese caro già agli impressionisti, ma oggi snaturato dal paesaggio industriale. Il centro di Aix-en-Provence invece, è rimasto quello di una volta. Elegante, ricco, gonfio di palazzi patrizi e botteghe d’antan e affollato di studenti: quarantamila, su centotrentamila abitanti, per lo più dediti agli studi di legge perché Aix vanta da secoli la seconda Corte di Giustizia più importante di Francia.

 

Sopra: a destra particolare delle Bagnanti e a sx Tholonet, caffé Cézanne


  
 

   

Sopra: a sx cave di tufo dipinte da Cézanne e a destra la Sainte-Victoire

La carriera di banchiere sognò il padre di Paul, Louis-Auguste, per il figlio che preferì seguire la scuola serale di disegno, allestita nell’attuale Museo Granet dove, già nel 1859, ottenne il secondo premio. Fino alla morte il padre lesinò denaro a Paul che elemosinò prestiti soprattutto all’amico Zola, almeno fino all’aprile del 1886 quando si consumò la rottura dell’amicizia perché Cézanne si riconobbe nella descrizione di un pittore fallito inserita nel libro di Emile “L’Oeuvre”.

Sotto: l'immenso maestro precursore dell'astrattismo

Sotto: Gardanne dipinta da Cézanne e reale


Come Zola anche la città non apprezzò il lavoro di Cézanne e la sua ricerca molto costruita, difficile, poco accademica, poco emozionale  ma precorritrice di future tendenze. Anche il carattere solitario e il “viso sporcato dalla barba” contribuirono al misconoscimento del pittore. Cézanne poi fu un artista complesso: “A lungo sono rimasto impotente, incapace di dipingere la Sainte-Victorie, perché l’immaginavo con l’ombra concava, come gli altri, mentre è convessa, fugge dal centro. Invece di schiacciarsi evapora, diventa fluida. Tutta blu, partecipa alla respirazione dell’aria circostante”.

 

sopra a sinistra la chiesa della Maddalena dove si sposarono i genitori e a destra la cattedrae di Saint Saveur


sopra: atelier Cézanne

E’ emozionante la visita del suo atelier e del Cammino della Margherita dove Cézanne tra il il 1902 e il 1906 scelse l’ultimo punto di vista panoramico per dipingere la Sainte-Victoire (11 oli e 17 acquerelli) in modo sempre più geometrico e astratto. Fatto costruire nel 1902 in mezzo agli ulivi, l’atelier è composto da un grande salone al primo piano, color grigio e illuminato da nord da una fonte naturale all’altezza dell’appoggio, con due cavalletti meccanici sporchi di colore, l’oblunga fessura ricavata sulla parete settentrionale per far uscire la gigantesca tela delle “Bagnanti”, i tavolini, le bottiglie e i vasi per le nature morte, gli abiti e i cappelli che indossò durante le sue passeggiate pittoriche. L’atmosfera è tale che sembra davvero di vederlo ancora sfarfallare tocchi pastosi di colore per ritrarre il suo giardiniere Vallier sotto il tiglio. Intento alla sua ultima opera, al suo testamento artistico.

Sopra: ponte di Trois Sautets dipinto da Cézanne

 


ARRIVARE
In auto: Aix dista da Marsiglia 30 chilometri facilmente percorribili con l'autostrada A 52 in circa un quarto d'ora (di taxi o di auto). Da Nizza invece sono 170 chilometri (un'ora e quaranta circa) lungo la A 8.
In aereo: l'aeroporto più vicino è quello di Marsiglia/Marignane raggiunto via Parigi da airfrance.com in un'ora di volo; l'aeroporto dista 20 minuti in auto dalla città.
INFO
aixenprovencetourism.com/it

DORMIRE
L'Hotel Cézanne  (40, Av.Victor Hugo, mercure-accorhotels.com) inganna con la sua facciata modesta. Vicino alla grande fontana, in un via fiancheggiata da sicomori, l'interno di questo piccolo albergo cela meraviglie: mobili vittoriani, sedie Luigi XVI, marmi e quadri, stanze fresche L'Hotel des Augustins (3 rue de la Masse, hotel-augustins.com) è in un antico convento del Millecento restaurato dalle camere ben insonorizzate e ben arredate con ogni comfort (TV color, bar, telefono). La reception è situata in una cappella mentre l'ingresso è abbellito da dipinti,  acquarelli pregevoli e mobili stile Luigi XIII. Piacevole il far colazione nel giardino.

a fontana des baagniers con rtitratto di Cézanne

MANGIARE
Chiuso l'ex stellato  Le Clos de la Violette, nell'affollato corso Mirabeau da provare la Brasserie Royale Gambetta (18 cours Mirabeau, tel. +33 4 42235872 ) ferquentato dagli abituée che amano la classica cucina provenzale; ma servono anche la pizza…






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